Benvenuti! Oggi visitiamo la scrivania dell'artista e scopriamo come è stata creata l'illustrazione di una delle nostre carte, "Glynnis aep Loernach". La guida che ci mostrerà il procedimento alla base di questa creazione non è altro che l'artista stesso: Lorenzo Mastroianni.
Puoi raccontarci come è stata realizzata questa illustrazione?
Ricordo di aver completato questa illustrazione in fretta e furia prima di andare in vacanza. Sapevo di non avere la solita quantità di tempo per questa carta, così ho deciso di proporre al team due bozzetti invece dei soliti tre, uno dei quali era la rielaborazione di una carta che non è mai stata pubblicata.
A quale carta ti riferisci e cosa ti ha spinto a riconsiderarne il bozzetto?
La carta in questione era un'illustrazione della Regina Calanthe. Mi piaceva l'idea del cavallo morto ai piedi della regina, un monito simbolico di come la guerra non sia eroismo e gloria, ma perdita e distruzione. Quello che non mi piaceva era l'atmosfera calda, così ho pensato che fosse l'opportunità perfetta per migliorare ulteriormente un'illustrazione che comunque non sarebbe mai stata usata.
Quale bozzetto preferisci?
A essere sincero, speravo che avrebbero scelto il secondo, perché avrei dovuto cambiare solo il colore della bandiera, la sua armatura e il suo viso.
Invece, il mio team ha scelto l'altro bozzetto, lasciando la mia pigrizia a bocca asciutta. Ma contro la maggioranza non si discute. A ogni modo, entrambi i bozzetti presentavano ciò che amo di più disegnare: una donna forte, in armatura e circondata da bandiere.
Qual è l'idea alla base della posa del personaggio?
Nel team ci piace scherzare sul fatto che preferisco sempre disegni che presentino un personaggio di profilo. È un mio tratto distintivo che non mi annoia mai! Lo sguardo del personaggio è rivolto verso qualcosa che nell'immagine non si vede, fattore che induce a chiedere cosa stia succedendo oltre l'illustrazione. In generale, conferisce al personaggio un aspetto malinconico. Ed è una sensazione che sento molto mia!
Puoi parlarci di come è abbigliato il personaggio?
Mi sono ispirato agli splendidi concept di armature realizzati da Valeriy Vegera, così li ho usati come riferimenti per forme e colori.
L'idea alla base di questi cavalieri era semplice: sono un'unità scelta dell'esercito nilfgaardiano, sono rapidi e spietati, e pertanto la loro araldica e il loro design nel complesso sono influenzati dalle caratteristiche del falco pellegrino.
Aspetti impegnativi della lavorazione di questa illustrazione?
Le mani sono complicate, ma i riferimenti fotografici aiutano sempre. A questo giro ho usato le mie mani come riferimento. Le foto che scatto hanno sempre le stesse caratteristiche: tengo in mano un oggetto che non c'entra assolutamente niente con l'illustrazione, e il mio sguardo è... molto concentrato... perché sono impegnato a cercare un'illuminazione interessante e una perfetta leggibilità delle dita.
Hai detto che il tempo a disposizione per completare l'opera era poco. Come hai gestito la cosa?
Quando hai poco tempo, la nebbia è tua alleata: nasconde la maggior parte dei dettagli e trasmette una sensazione deliziosamente cupa ed epica a qualsiasi scena. In questa immagine ne ho abusato, rendendo lo sfondo il più semplice possibile.
Alla fine sono riuscito a completarla in tempo, traendone un insegnamento: non è sempre necessario sfidare se stessi. A volte è meglio accontentarsi di quello che ci mantiene a proprio agio e finire il lavoro.
Qualcosa da dire alla community?
Vorrei solo dire che l'entusiasmo della community di Gwent nei confronti della nostra arte ci fa sentire davvero orgogliosi del nostro lavoro. Il vostro sostegno e il vostro apprezzamento contano, perciò... grazie a nome di tutto il team che si dedica alle illustrazioni!